Il Castello di Sammezzano, gioiello dell’architettura orientalista situato a Reggello, in provincia di Firenze, si prepara a rinascere dopo oltre trent’anni di abbandono. La famiglia fiorentina Moretti, attraverso la società SMZ Srl, ha ufficialmente acquisito la proprietà, segnando l’inizio di un ambizioso progetto di restauro e valorizzazione.
Un capolavoro unico in Italia
Costruito nel 1605, il castello fu trasformato tra il 1853 e il 1889 dal marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona in un’opera straordinaria di architettura moresca. Con le sue 365 sale, ognuna decorata con motivi arabescati, stucchi policromi e colori vivaci, rappresenta un unicum nel panorama architettonico italiano. Il parco circostante, esteso su 65 ettari, ospita specie arboree esotiche e monumentali, tra cui il più numeroso gruppo di sequoie giganti in Italia.
Il progetto di rinascita
L’acquisto, avvenuto per 18 milioni di euro, prevede un investimento complessivo di almeno 50 milioni per il restauro del castello e del parco. Il piano della famiglia Moretti include l’apertura al pubblico del piano monumentale del castello, con modalità simili a quelle di un museo tradizionale, e la realizzazione di attività ricettive di alto profilo. È previsto anche l’abbattimento di un ecomostro in cemento armato di 9.500 metri quadri che deturpa il luogo.
Una nuova vita per Sammezzano
La famiglia Moretti, nota per l’impegno nella tutela del patrimonio artistico e ambientale del territorio, ha già avviato le prime fasi del progetto. “Ci sono ancora passaggi da fare”, ha dichiarato l’imprenditore Giorgio Moretti, “ma l’obiettivo è restituire il castello alla comunità e valorizzare questo straordinario esempio di architettura orientalista”.
Con questa iniziativa, il Castello di Sammezzano si appresta a diventare un nuovo polo culturale e turistico, simbolo di rinascita e valorizzazione del patrimonio storico-artistico italiano.