Un accordo strategico tra aziende e sanità per rafforzare la cultura della donazione sul luogo di lavoro. I primi dipendenti Eli Lilly hanno già donato, promuovendo solidarietà e responsabilità sociale
Un’importante iniziativa per rafforzare la cultura della donazione di sangue e plasma nei luoghi di lavoro ha preso il via a Firenze, grazie alla collaborazione tra Avis Regionale Toscana, Eli Lilly Italia e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi. L’accordo, siglato lo scorso dicembre nell’ambito del progetto “I donatori che fecero l’impresa“, mira a facilitare la raccolta di queste risorse vitali, superando le difficoltà legate agli impegni lavorativi.
Il protocollo d’intesa è diventato operativo nei mesi scorsi con una giornata di sensibilizzazione nella sede italiana dell’azienda farmaceutica, dove i volontari Avis hanno incontrato i dipendenti. Successivamente, in collaborazione con il Simt (Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale) di Careggi, sono state organizzate giornate dedicate alle visite di idoneità. I primi lavoratori di Eli Lilly hanno effettuato la loro donazione il 16 giugno, e altri si aggiungeranno nelle prossime settimane, segnando un passo concreto verso una maggiore consapevolezza collettiva.
Superare gli ostacoli: un ponte tra lavoro e donazione
Una ricerca commissionata da Avis Regionale all’Università di Pisa nel 2023 ha evidenziato che circa quattro dipendenti su dieci non donano, spesso a causa degli impegni lavorativi e della difficoltà ad assentarsi. È proprio su questo fronte che l’accordo intende intervenire.
“Abbiamo deciso di intervenire perché spesso la disaffezione al dono non nasce da una reale volontà dei lavoratori, quanto più da complicazioni materiali. La grande disponibilità registrata da parte di aziende importanti come Eli Lilly ci fa ben sperare: ora l’accordo è diventato operativo e, insieme, lavoriamo per diffondere maggiore consapevolezza collettiva. La raccolta di sangue e plasma riguarda ogni settore della società ed i luoghi di lavoro, in questo, assumono un’importanza centrale”, commenta la presidente di Avis Toscana, Claudia Firenze.
Innovazione e responsabilità sociale al servizio della comunità
Per Elias Khali, Presidente e General Manager di Lilly Italy Hub, l’iniziativa è un pilastro della responsabilità d’impresa: “Siamo orgogliosi di aver aderito a questa importante iniziativa promossa da Avis Toscana, che rappresenta un passo concreto per rafforzare la cultura della donazione di sangue e plasma anche nei luoghi di lavoro. In Lilly Italia crediamo che l’innovazione non si limiti a sviluppare terapie che migliorano la vita delle persone, ma includa anche la responsabilità verso la comunità. Educare i nostri dipendenti alla solidarietà, incentivare la donazione e facilitare l’accesso ai centri trasfusionali sono azioni essenziali per contribuire al benessere della società”.
Anche la Direzione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi ha espresso gratitudine: “La Direzione dell’Azienda Careggi ringrazia Avis Toscana ed Eli Lilly per l’impegno a supporto delle attività assistenziali, con la donazione di sangue che consente ogni giorno di salvare vite. È fondamentale che la generosità e il senso civico dei donatori siano gestiti da organizzazioni tecnicamente competenti come Avis e sensibili come le aziende che hanno aderito al progetto, perché questo consente di gestire la risorsa sangue, tanto preziosa quanto deteriorabile nel tempo, in modo efficiente per una disponibilità sempre più commisurata alla domanda, anche in situazioni di emergenza”.
Questo accordo rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra settore privato, associazionismo e sanità pubblica, con l’obiettivo comune di promuovere un gesto di solidarietà dal valore inestimabile per la salute della comunità.