Un decennale di accoglienza a Firenze: il Centro Slataper diventa “Luca Misuri” in omaggio a un homeless storico

Dieci anni di solidarietà e 449 vite accolte in un presidio di inclusione a Rifredi. La sindaca Funaro: “Un luogo restituito alla legalità e divenuto simbolo di solidarietà, un orgoglio per Firenze”

Dieci anni di dedizione all’accoglienza e un nuovo nome per onorare una figura simbolo: il Centro Slataper di Rifredi festeggia il suo decennale diventando il Centro di Accoglienza Luca Misuri. La struttura, gestita dalla Cooperativa Sociale Il Girasole, ha celebrato questo importante traguardo con una festa alla presenza della sindaca Sara Funaro e dell’assessore al Welfare Nicola Paulesu, che hanno sottolineato il valore di questo presidio di solidarietà per la città.

Dal 2015, il centro ha accolto ben 449 persone con fragilità diverse: famiglie in difficoltà, padri e madri soli, persone senza dimora, migranti e rifugiati politici. Con 85 posti disponibili, il Centro Slataper è da sempre un punto di riferimento per chi non trova spazio in altri percorsi predefiniti, configurandosi come un “luogo delle eccezioni” capace di offrire risposte flessibili e dinamiche.

Un modello di accoglienza strutturato e umano

La struttura è organizzata per rispondere a diverse esigenze: il piano terra ospita il progetto Nemo per donne e uomini soli in grave marginalità. Il primo e secondo piano sono dedicati a nuclei familiari completi o monogenitoriali, che condividono cucine, lavanderie e sale comuni, promuovendo autonomia e convivenza. Il terzo piano è riservato alle famiglie del progetto Sai per rifugiati politici.

Ogni piano è dotato di una cucina comune, incentivando l’autonomia degli ospiti. Il centro vanta un servizio di portineria h24 e un team multidisciplinare composto da tre equipe educative, un direttore, un operatore sanitario, un consulente legale e uno psicologo, a testimonianza dell’approccio integrato e professionale all’accoglienza. L’assessore Paulesu ha evidenziato come la struttura sia “da sempre attenta a modellare il suo lavoro sulle persone”, accogliendo anche animali domestici per venire incontro a ulteriori situazioni di fragilità.

Luca Misuri: la memoria di una presenza che lascia il segno

La decisione di intitolare il centro a Luca Misuri, storico homeless fiorentino scomparso nel 2024, è un omaggio significativo. Luca ha vissuto gli ultimi cinque anni della sua vita proprio al Centro Slataper, diventando un volto conosciuto e amato, capace di creare legami con altri ospiti e con la comunità del quartiere. Le sue storie, come quella di Babbo Natale per i bambini del centro o il gesto di cucinare per un ospite fragile, rappresentano l’essenza di una “storia di presenza, di resistenza, di tentativi”, come sottolinea Andrea Ricotti de Il Girasole. “Per noi, l’accoglienza è fatta di tentativi, di relazioni imperfette, di piccoli gesti che lasciano il segno. È una storia che vogliamo custodire, ricordare, onorare”.

La sindaca Funaro ha espresso l’orgoglio di Firenze per questo centro, nato da un’ex occupazione abusiva e ora trasformato in un “presidio di solidarietà”. Un luogo dove “ogni giorno ci sono momenti di scambio, confronto e di arricchimento reciproco,” grazie alla professionalità, passione e attenzione per le persone che contraddistinguono tutti gli operatori.

Il Centro di Accoglienza Luca Misuri si conferma un modello virtuoso, un anello cruciale nella rete cittadina impegnata a costruire percorsi personalizzati e a rispondere alle esigenze di una società in continua evoluzione.

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