Firenze piange Alberto Alberghini, figura chiave della storia recente della Fiorentina, nato l’11 febbraio 1943 proprio nel capoluogo toscano. Alberghini è scomparso lasciando un’eredità profonda nel mondo viola e nel cuore dei tifosi.
L’era Pontello e l’arrivo alla Fiorentina
La sua storia si intreccia in modo indelebile con quella della Fiorentina, soprattutto nel periodo in cui la famiglia Pontello acquistò la società, a cavallo tra il 1977 e il 1980, succedendo al presidente Melloni. In quel contesto, Alberghini fu nominato amministratore delegato del club, incarico che mantenne per dieci anni, fino al passaggio di proprietà a Mario Cecchi Gori nel 1990. Fu lui a condurre in prima persona la lunga trattativa con la famiglia del noto produttore cinematografico.
Gli anni d’oro e i grandi nomi della Viola
Durante la sua gestione, la Fiorentina visse stagioni di grande entusiasmo. Si alternarono sulla panchina allenatori di rilievo come Giancarlo De Sisti, protagonista della famosa stagione dello scudetto sfiorato, Sven-Göran Eriksson agli esordi della carriera, Aldo Agroppi e Bruno Giorgi, che portò la squadra fino alla finale di Coppa UEFA persa contro la Juventus.
Sotto la sua dirigenza arrivarono campioni che hanno fatto la storia: il giovane Roberto Baggio, acquistato dal Vicenza e poi cresciuto a Firenze fino alla clamorosa e dolorosa cessione proprio alla Juventus. Fu Alberghini, come raccontato dallo stesso Baggio, a spiegargli che non avrebbe incassato l’assegno dello stipendio.
Indimenticabili anche gli arrivi di giocatori del calibro di Sócrates, Dunga, Passarella e altri come Di Chiara, Pioli, Buso, Nappi, Pecci, Bertini. Celebre rimase la trattativa sfumata con Van Basten, che poi approdò al Milan. Proprio con i rossoneri si conclusero le cessioni importanti di Galli e Carobbi.
La cessione di Baggio e le tensioni a Firenze
Uno degli episodi più discussi fu proprio la vendita di Roberto Baggio alla Juventus. Alberghini fu protagonista diretto dell’accordo con Boniperti e la famiglia Agnelli, un trasferimento che scatenò proteste furiose in città e una ferita mai del tutto rimarginata nel cuore dei tifosi.
Un legame forte con il calcio giovanile
Al di là della grande Fiorentina, Alberghini ha sempre coltivato un rapporto profondo con il calcio di base. Era legato da una sincera amicizia con Don Mario Lupori, fondatore della San Michele Cattolica Virtus, storica società fiorentina. Il legame con questa realtà prosegue oggi grazie al nipote Gabriel, che milita proprio nelle giovanili della San Michele.
Una famiglia nel segno del calcio
Alberghini lascia due figli: Francesca, madre di Gianmaria Fei, giovane promessa della Fiorentina che milita nella Primavera e che si è laureato campione d’Italia 2023-2024 Under 17 dilettanti con l’Affrico; e Pierpaolo, padre di due figli, tra cui il già citato Gabriel. Una famiglia che continua la tradizione calcistica con orgoglio. D’altronde la figlia, è accompagnata da oltre otto anni da Mister Alessandro Rivi, attuale tecnico dell’Audace Legnaia
L’ultimo saluto
La salma sarà esposta nella cappella del cimitero di Soffiano. I funerali si terranno domani alle 9:30. Firenze saluterà così un uomo che ha scritto un pezzo importante della sua storia calcistica, con passione, discrezione e una dedizione rimasta nel cuore di chi lo ha conosciuto.