Il Consiglio Regionale approva la normativa che riconosce e valorizza il ruolo dei caregiver familiari. Previsti un Centro di ascolto regionale, reti di supporto e uno stanziamento di 175.000 euro annui fino al 2027
“Un atto di civiltà che restituisce dignità a un impegno troppo spesso invisibile”. Così le Acli Toscana hanno commentato l’approvazione della nuova legge regionale che riconosce formalmente il ruolo del caregiver familiare. La normativa, definita un “passo fondamentale” nel sistema di welfare toscano, è stata accolta con grande soddisfazione dall’associazione.
La nuova legge prevede il riconoscimento ufficiale dei caregiver all’interno del sistema di welfare, l’attivazione di un Centro di ascolto regionale e la creazione di reti di supporto integrate. Per dare concretezza a queste misure, è stato stanziato un budget di 175.000 euro annui fino al 2027.
La vicepresidente di Acli Toscana, Manuela Pisaniello, ha sottolineato l’impegno dell’associazione nel garantire che la legge si traduca in azioni concrete sul territorio. “La sfida ora è tradurre la legge in azioni concrete di sostegno, formazione e ascolto, in collaborazione con enti locali, associazioni e reti sociali”.
La presidente Elena Pampana ha evidenziato il ruolo centrale del Terzo settore, sottolineando che “il coinvolgimento del volontariato e dell’associazionismo, insieme alle istituzioni, costruirà una rete di prossimità capace di sostenere i caregiver, contrastarne l’isolamento e valorizzarne l’impegno quotidiano”.

