Nell’ultima settimana, l’Italia ha registrato un numero considerevole di casi di sindromi simil-influenzali, con un totale di oltre 1 milione di persone affette da virus respiratori, di cui più di un terzo legato ai virus influenzali. L’incidenza rimane stabile a 17,5 casi per mille abitanti, con i bambini sotto i cinque anni che presentano il tasso più alto.
Le regioni con l’incidenza più elevata si trovano in Campania, Friuli-Venezia Giulia e Umbria. Il virus influenzale prevale ancora rispetto al Sars-Cov-2, sebbene quest’ultimo rimanga significativo. Secondo Anna Teresa Palamara dell’Istituto Superiore di SanitĆ , la stagione influenzale appare intensa e potrebbe mantenere un’alta circolazione di virus respiratori, specialmente con la riapertura delle scuole.
Covid: ricoveri in calo
L’indice di trasmissibilitĆ del Covid-19 si attesta sotto la soglia epidemica a 0,75, con un lieve calo dei ricoveri ospedalieri e dei nuovi contagi. L’incidenza di casi Covid-19 si ĆØ ridotta a 66 per 100 000 abitanti, rispetto ai 70 della settimana precedente. Le ospedalizzazioni e i ricoveri in terapia intensiva mostrano una diminuzione.
L’andamento epidemiologico, sebbene influenzato dai giorni festivi, non ha impatti significativi sui ricoveri ospedalieri, mentre si osserva un decremento negli indici di contagio e trasmissibilitĆ . La prevalenza delle varianti mostra JN.1 come predominante, seguita dalla co-circolazione di ceppi virali ricombinanti.
Il direttore generale della Prevenzione Sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia, ha sottolineato la minore impattante dei dati epidemiologici sull’ospitalitĆ , indicando una tendenza in diminuzione negli indici di contagio e trasmissibilitĆ .