Che cos’è la Triscaidecafobia: la paura radicata nel numero 13

ByGiulia Visconti

Gennaio 19, 2024

Il fenomeno della triscaidecafobia, ossia la paura del numero 13, è un antico timore con radici profonde e interpretazioni variegate. Numerose culture hanno associato il 13 a presagi di sfortuna, e la sua origine può essere collegata alle limitate unità di conteggio dei nostri antenati, che rappresentavano solo fino a 12, rendendo il 13 un mistero oltre la loro comprensione.

Un’interpretazione nota collega la triscaidecafobia all’Ultima Cena di Cristo, durante la quale 13 persone a tavola porterebbero alla morte di tutti entro un anno. Questa credenza si riflette anche in pratiche di evitamento del numero 13, evidenti nei piani degli edifici e nelle strade delle città.

Contrastando questa superstizione, la cultura cinese vede il 13 come un numero fortunato, mentre gli antichi egizi lo associavano a una trasformazione positiva. Nel corso dei secoli, la percezione del numero 13 si è distorta, diventando spesso sinonimo di paura della morte piuttosto che di celebrazione spirituale.

Altre teorie suggeriscono che la triscaidecafobia potrebbe essere stata alimentata dalle religioni patriarcali, per le quali il 13 rappresentava la femminilità. In antiche culture che adoravano la dea, il 13 simboleggiava i cicli lunari in un anno, ma tale simbolismo è stato soppresso con l’ascesa delle società dominanti maschili.

Le persone affette da triscaidecafobia provano panico di fronte a insiemi di 13 elementi o al numero 13 stesso. Evitano di menzionarlo e potrebbero utilizzare espressioni alternative come “12 + 1”. Personalità storiche come Arnold Schoemberg, Adolf Hitler, John Mayer e Joaquin Sabina sono state associate a questa fobia. Oltre alla triscaidecafobia, esistono altre fobie legate ai numeri, come la tetrafobia, l’octofobia e l’hexakosioihexekontahexafobia.

 

Illustrazioni a cura di Simone Guerrini; Testi tratti dal libro di Camilla Mencarelli “Fobie”.

 

 

 

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