L’evento organizzato dalla Lega Nazionale Dilettanti presso il Glue di Firenze, della società US Affrico Calcio, ha visto la partecipazione di varie squadre territoriali fiorentine, tra cui A.S.D Sancat, Albereta San Salvi, Floria 2000, la Rondinella rappresentata dal presidente Lorenzo Bosi e la Tau Altopascio, società lucchese. Tiziano Lanzini, membro dell’Unione Nazionale Veterani Sportivi e dell’Associazione Nazionale ex Deportati nei campi nazisti, ha raccontato attraverso materiale e testimonianze quella pagina orrenda che colpì il mondo durante la seconda guerra mondiale.

L’evento è stato un’opportunità unica per tutti i settori giovanili, per trasmettere ai bambini, la parte più fragile della nostra vita, una profonda testimonianza del passato. Lanzini ha ricordato che anche alcuni calciatori italiani furono deportati nei campi di concentramento. Carlo Castellani, che militò nell’Empoli per nove stagioni, si offrì di essere deportato al posto del padre malato, quando i carabinieri fascisti di Montelupo Fiorentino bussarono alla porta alle quattro e mezzo del mattino del 7 marzo 1944. Carlo partì dal Binario 6 della Stazione di Santa Maria Novella, che di solito era riservato ai carri bestiame, mai nessuno avrebbe pensato che fosse diretto a Mauthausen.

Un altro calciatore italiano deportato fu Ferdinando Valleti, che militava nel Milan. Partì dal Binario 21, verso Mauthausen, in Austria, poi venne trasferito al campo di Guse. Riuscì a salvarsi grazie al calcio e ad un lavoro che gli offrirono le SS come aiutante in cucina ed era lì che nascondeva le bucce di patate negli zoccoli e le portava ai suoi amici. Molti si salvarono proprio grazie a quelle bucce e dopo 18 mesi riuscì a tornare a casa.

Anche Vittorio Staccione, che portò la Fiorentina in Serie A, a Firenze, fu colpito da un grave lutto familiare: la morte della moglie Giulia Vannetti e della figlia Maria Luisa. Morì nel campo di concentramento di Mauthausen. Nel 2012, la Fiorentina lo ha inserito nella Hall Of Fame come migliore giocatore Viola tra gli anni ’20 e ’30.

Queste storie sono state raccontate all’evento davanti a molti bambini e bambine anche dell’Affrico Calcio. È un orgoglio aver organizzato questo evento per la società Affrico presieduta da Valeria Pisacchi.

Di seguito il comunicato della Lega Nazionale Dilettanti Toscana

GIORNATA DELLA MEMORIA

È stato un pomeriggio pieno di emozioni quello organizzato dal Comitato Regionale Toscano L.N.D.

Dopo un iniziale saluto del Presidente Paolo Mangini e della Presidente dell’U.S. Affrico Valeria Pisacchi, ha preso la parola Tiziano Lanzini, membro dell’unione nazionale veterani sportivi e dell’associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, che ha catturato l’attenzione della platea gremita di giovani atleti accorsi presso il teatro della società fiorentina: molte le società presenti tra le quali Affrico Calcio, Firenze Sud, Us Settignanese, Sales Calcio Firenze, Floria Porta Romana, GSD Albereta San Salvi, Rondinella Marzocco, Asd Tau Calcio Altopascio.

Un racconto che ha coinvolto i presenti attraverso un percorso fatto di ricordi, testimonianze, immagini e cimeli preziosi quali le maglie da gioco. I ragazzi di tutte le società toscane sono rimasti rapiti da un racconto diverso da quello che solitamente viene ascoltato sui banchi di scuola, un racconto che ha ricordato come anche il mondo dello sport, ed in particolare quello del calcio, sia stato colpito dalla deportazione degli ebrei, deportati, esuli, discriminati, militari, partigiani per mano dei nazisti.

Nelle parole di Lanzini, ma anche del Presidente del C.R. Toscano L.N.D. Paolo Mangini, è stato sottolineato il valore della memoria come antidoto alle mostruosità che l’uomo può commettere, come la più forte difesa affinché non possano ripetersi pagine così tragiche.

All’evento hanno partecipato, oltre al Presidente Mangini, il Consigliere Regionale Roberto Bellocci, il Dirigente del C.R.T. Vasco Brogi ed il Delegato Provinciale Alessandro Matteini.

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