Sgombero Hotel Astor: Fratelli d’Italia interroga l’Amministrazione Comunale riguardo il destino degli ex occupanti

ByMartina Baldini

Febbraio 29, 2024

Alla luce del recente sgombero riguardante l’ex hotel Astor avvenuto il 17 giugno, Alessandro Draghi e Jacopo Cellai, rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo di Fratelli d’Italia, si sono espressi in merito alla questione. I due esponenti di destra hanno pubblicato un comunicato stampa nel quale si interroga il sindaco Dario Nardella per fare chiarezza su vari punti della questione.

Come si evince dal documento: “Dal momento che l’amministrazione comunale garantisce una sistemazione provvisoria a solo due specifiche categorie, ovvero famiglie con bambini e adulti in situazioni di fragilità (ad es. malattie), bisogna tenere in conto che al momento dello sgombero sono state individuate 132 persone di cui 42 minori, le quali sono state ricollocate in strutture gestite dalla Caritas nel territorio di Firenze e nei comuni limitrofi. Tuttavia non tutti questi individui possiedono documenti in regola per la permanenza sul suolo italiano”.

Viene evidenziato che “i disordini avvenuti sabato 24 giugno presso la foresteria Pertini, dove si trovano parte degli ex occupanti dell’hotel Astor, possono essere stati causati da coloro non aventi titolo di essere ospitati in tale struttura”, hanno spiegato. Si sottolinea che “coloro non in regola con il permesso di soggiorno, privi di richiesta d’asilo o protezione internazionale, per legge non possono rimanere in Italia e tantomeno possono essere ospitati nelle strutture d’accoglienza”, si legge nel comunicato di Fratelli d’Italia.

Viene richiesto, in particolare, di fare chiarezza su quanti abbiano o meno il permesso di soggiorno, quanti di loro abbiano precedenti penali, le loro nazionalità e quali siano le strutture del Comune di Firenze interessate alle ricollocazioni dei nuclei familiari e degli adulti senza familiari. In virtù di queste osservazioni é attesa una risposta da parte di Nardella.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *