Il 10 ottobre si celebra la giornata mondiale della salute mentale (World Health Mental Day). Questa ricorrenza è ancora molto importante, in quanto c’è un forte stigma da combattere riguardo i problemi mentali di cui soffre, purtroppo, gran parte della popolazione.

Disagio psichico in età adolescenziale ed in età adulta

Molti ragazzi in età adolescenziale iniziano a mostrare i primi segnali di disagio psichico provando una grande vergogna nel chiedere aiuto. Ovviamente, la persona malata non dovrebbe mai sentirsi in difetto. Vivendo ancora in un’epoca in cui le figure dello psicologo o dello psichiatra vengono associate alla ”pazzia”, non tutti riescono a rivolgersi tranquillamente a medici competenti che potrebbero realmente aiutare chi soffre.

Avere questi problemi non è difficile solo per i giovani ma anche per gli adulti. Spesso i disagi psichici si manifestano in età adulta e l’adulto, seppur più maturo, non ha comunque gli strumenti giusti per potersi ”salvare da solo”. Tutti necessitano di essere aiutati, in qualsiasi momento della propria vita. Parlare di salute mentale nel 2023 è ancora strettamente necessario, anzi, fondamentale.

La legge Basaglia

Con la legge Basaglia del 13 maggio 1978 e con la conseguente chiusura dei manicomi, si osservano degli evidenti dei passi in avanti riguardo questo tema. Eppure, ad esempio, una ragazza affetta dal disturbo bipolare non riuscirebbe quasi mai a parlare apertamente della sua malattia per paura di un giudizio negativo che potrebbe esprimere una sua amica od anche un suo famigliare.

Combattere lo stigma è necessario

E’ importante, pertanto, sensibilizzare i giovani ed i meno giovani affinchè non ci sia più la paura di ciò che non si vede apparentemente ad occhio nudo come, appunto, un disturbo mentale.

E’ importante aiutare chi soffre di determinate patologie senza lasciare nessuno ai margini della società facendoli sentire ”diversi”.

E’ importante che ognuno di noi prenda coscienza della propria salute mentale che è un diritto e come tale va difeso, sempre.

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