Il Consorzio Chianti conferma un calo produttivo tra il 10 e il 15%, ma lo definisce “una scelta strategica” per elevare la qualità e rafforzare il valore del vino sui mercati internazionali
La vendemmia 2025 del Chianti si preannuncia come un’annata atipica, ma non per questo meno promettente. Le stime del Consorzio Vino Chianti indicano una riduzione dei volumi produttivi, ma con un dato in controtendenza che rassicura gli esperti: la produzione complessiva si manterrà superiore alla media degli ultimi cinque anni. A fare la differenza, tuttavia, sarà la qualità delle uve, giudicata eccellente, con livelli zuccherini più alti rispetto al 2024.
Le prime raccolte, avviate a metà agosto, hanno già confermato un equilibrio ideale tra zuccheri e acidità. L’entrata nel vivo della vendemmia è prevista per i primi di settembre per le varietà bianche e da metà mese per quelle rosse. Un altro dato che conferma la crescente attenzione alla sostenibilità e all’eccellenza è l’incremento del vino biologico, che rappresenta ormai circa il 13-15% della produzione regionale totale, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente.
Una scelta strategica per un futuro solido
Secondo il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi, la riduzione dei volumi non è un problema, ma il risultato di una precisa strategia. “La riduzione produttiva che stimiamo per quest’anno è il risultato di un percorso strategico che il Consorzio del Chianti ha definito per garantire maggiore qualità e dare più forza al Chianti sui mercati”, ha dichiarato Busi. Questa scelta mira a consolidare la reputazione internazionale del Chianti, un vino che non è solo una denominazione, ma un vero “pilastro dell’economia agricola toscana e il simbolo di un territorio che nel mondo è sinonimo di eccellenza”.
Il Consorzio si prepara ad affrontare un mercato complesso, segnato da incertezze e da una riduzione delle vendite che ha portato a un aumento delle giacenze. In questo scenario, la chiave del successo è la qualità. La vendemmia 2025, pur con volumi più contenuti, si inserisce perfettamente in questa visione, offrendo un prodotto superiore che saprà conquistare i consumatori e rafforzare il posizionamento del vino toscano nel mondo.